Ogni cosa non data è persa.
Rileggi ancora queste parole, lentamente: ogni cosa non data è persa.
Se lette o pronunciate con attenzione, queste parole risuonano profondamente.
Poichè siamo mortali, ogni talento, ogni abilità che possediamo, ogni pensiero e sentimento che abbiamo, ogni cosa bella che abbiamo visto, ogni bene materiale di cui siamo proprietari, alla fine andrà perso.
A meno che non lo condividiamo.
A meno che non offriamo quello che abbiamo agli altri, a nostro marito, ai nostri figli, ai nostri amici, ai nostri vicini, agli sconosciuti che incontriamo sul nostro cammino, quello che sappiamo e a cui diamo valore sarà irrevocabilmente e totalmente andato.
Ma se mettiamo a disposizione le nostre menti, cuori e spiriti – quindi ciò che siamo – allora ciò a cui teniamo di più non morirà mai, ma vivrà per sempre nell'anima non solo di coloro che ci conoscono, ma anche in quella di chi li incontra e poi in quella di chi incontra quelli che conoscono a loro volta in un'infinito susseguirsi di effetti invisibili ma miracolosi.
E' come lanciare un sasso in uno stagno.
Lanciamo il sasso e nell'acqua si formano dei cerchi, l'acqua si riempie di increspature.
Così lanciamo la nostra anima nel lago della vita.
Se ci limitiamo ad accumulare i nostri doni, i talenti, l'amore, i pensieri e i sentimenti, le nostre intuizioni e le nostre parole, insomma tutti noi stessi, faremo un lancio con uno scarso effetto nell'acqua, andrà tutto subito a fondo senza lasciare traccia.
Ma se diamo pienamente, con abbondanza e senza riserve, un cerchio genererà un altro cerchio, le increspature andranno avanti all'infinito sovrapponendosi e mescolandosi, muovendo tutta l'acqua.
Credo sia questo il senso della vita, o perlomeno uno degli obiettivi più grandi a cui tendere.
Offrire se stessi alla vita, con quello che si è e con quello che si ha.
Con gentilezza, con gratitudine.
Perchè tutti abbiamo qualcosa da dare. Nessuno escluso.
Donarsi alla vita, alla propria e a quella degli altri, è davvero il segreto della vita eterna.