La regola d’oro

Avete mai notato come si verifichi spesso il doppio modello comportamentale di generosità verso il prossimo e avarizia quando si tratta di noi stessi? 

A questo proposito Tal Ben Shahar (docente di psicologia all'Università di Harvard) ha proposto in una sua lezione, di introdurre la Regola d'Oro: "Non fare a te stesso ciò che non vorresti fare agli altri ".

 

Qualcuno di molto, molto vicino a Dio aveva detto: "Ama il prossimo tuo come te stesso".

E naturalmente si tratta di un consiglio saggio e meraviglioso.

Tuttavia presuppone un'idea molto importante: che in realtà ci amiamo!

Riconoscendo questa necessità e facendo ben attenzione a non confonderla con l'egocentrismo, vi ripeto la regola d'oro: non fare a te stesso ciò che non vorresti fare agli altri.

 

Se il tuo amico / amato ha fatto un errore in un colloquio di lavoro, un esame o qualsiasi altra situazione, gli urleresti contro durante tutto il colloquio, poi per tutta la strada di casa e poi per tutta la notte? Gli diresti che è un idiota e via dicendo?

Esatto!

Non lo faresti mai.

 

Quindi perchè fare questo a noi stessi?

Il fatto è che non possiamo dare quello che non abbiamo.

Per citare Ayn Rand:" Per dire "io ti amo" devi prima sapere come dire "io".

Quando al Dalai Lama è stato chiesto qual è il primo oggetto di compassione per il sè, ha risposto:" Te stesso prima, e poi in modo più avanzato, questo abbraccerà anche gli altri. In un certo senso, un alto livello di compassione, non è altro che uno stato avanzato dell'interesse personale. Questo è il motivo per cui è difficile che le persone che hanno un forte senso di odio di sè riescano ad avere genuina compassione per gli altri.

Perchè non hanno alcuna base da cui partire."

 

Attenzione, lo ripeto: amore per se stessi NON equivale a egoismo.

NON significa IO vengo prima di tutto.

Significa conoscenza di sè, rispetto di chi si è, significa sapere i propri limiti e le proprie necessità reali, significa sapersi ascoltare, saper riconoscere i propri errori e sapersi perdonare per imparare da essi.

Non ha niente a che fare con l'accumulo di cose per sè o essere presuntuosi e possessivi.

Amore è fiducia.

Quindi significa avere fiducia in se stessi, confidare nella propria anima e nel proprio cuore.

E per avere fiducia bisogna conoscersi.

Significa riconoscere la propria luce. Che risplende in ognuno di noi, e va onorata perchè è l'essenza della vita stessa.

Solo così possiamo poi far luce per chi è nel buio.

Solo così possiamo risplendere e far risplendere.