Le cicatrici dell’anima

Molte volte vi ho parlato della vostra voce interiore.

Molte volte vi ho suggerito di ascoltare la vostra anima, di rispondere a quella chiamata interiore che sussurra dentro di voi.

Quella voce dolce e sommessa, che a volte bisbiglia piano piano, a volte chiama a squarciagola, a volte giace silenziosa in un tacito urlo di dolore.

Quando puoi sentire quella voce, devi "semplicemente" lasciarti andare nel manifestare ciò che il tuo intuito ti sta mostrando.

E spesso è come se la sottigliezza delle nostre intuizioni dovesse tradursi in un percorso arioso accompagnato da un'angelica colonna sonora, come se la grazia ci fosse concessa automaticamente perchè siamo in contatto con noi stessi.

Ma la conseguenza delle tue intuizioni non è sempre un atto di grazia.

Può essere una fatica terribile.

Potrebbe richiedere sudore e enorme impegno, potrebbe significare scavare, scavare, scavare per fare ciò che deve essere fatto.

Potrebbe venirti richiesto di fare la cosa più difficile che tu abbia mai fatto in vita tua.

Ecco perchè spesso l'idea di mettersi in contatto con noi stessi spaventa.

Perchè molto spesso sappiamo che la risposta che cerchiamo potrebbe non piacerci, potrebbe essere un duro lavoro da fare.

Confida però che quella è SEMPRE la risposta esatta.

Non che tutte le volte debba essere duro il compito che ci aspetta, ma certo richiede impegno.

Quando entri dentro di te in profondità e con realismo, allora avrai maggiore accesso alla forza necessaria per trasformare i tuoi sussurri interiori nella tua opera di cambiamento.

E tanto è necessario essere onesti con se stessi, quanto è fondamentale smettere di parlarti in negativo col conseguente comportamento che ne deriva.

La voce che ti parla così, non sei tu.

La voce dell'anima parla con spietata gentilezza, con inequivocabile serietà ma con la dolcezza dell'Amore più puro, e sono certa che la riconoscerai quando la sentirai.

Tu sei al di là di tutto ciò che sai, che pensi, al di là di tutti i tuoi attaccamenti e le tue paure.

Tu. Semplicemente.Sei.

Ma facciamo così in fretta a dimenticare questa perla preziosa quando l'altra voce folle ci tiene in ostaggio.

Osservala, notala, ma non riconoscerti in essa.

Prendi le distanze da quella voce che ti invalida e ti limita, quella voce non sei TU.

Dalle una forma e un soprannome se può esserti utile a starle lontano.

Sii compassionevole con te stesso e presta attenzione al sussurro sommesso della tua anima che ti parla in modi totalmente diversi.

La sofferenza è una parte naturale della vita, è la realtà.

Non possiamo sempre evitarla.

Ma possiamo comprenderla e averne compassione.

La compassione è la medicina.

E' il solo modo di imparare la lezione che ci viene impartita, il solo modo di andare oltre il disagio, di andare oltre il dolore.

Possono rimanere dei segni residui, ma non ti pietrificheranno.

Non ti impediranno di andare avanti, di procedere verso la vita, nella vita.

Tutti abbiamo delle cicatrici.

Anche loro fanno parte di ciò che ci ha formato.

Sono semplicemente una parte di noi, nè buona nè cattiva.

Sono lì.

Pensa a cosa succederebbe se tutte le ferite fossero visibili ed evidenti come se fossero ferite fisiche.

Cosa succederebbe se le cicatrici emotive e psicologiche potessero essere viste con facilità?

Questo condizionerebbe profondamente il grado di gentilezza, compassione, grazia e pazienza che offriamo agli altri?

Io credo di sì.

Ed è vero.

Ognuno di noi, a suo modo, cammina nella vita con le sue ferite.

Ognuno di noi ha bisogno di essere trattato con cura, ognuno di noi ha necessità di sostegno e comprensione, di una mano delicata che rispetti le sue cicatrici.

Quindi tu per primo rivolgiti a te stesso con amore, facendo attenzione a distinguere le voci dentro di te, andando nel tuo profondo per poter sentire la tua anima, l'unica voce da far risuonare senza fine.

E non dimenticare che questo vale per chiunque tu incontri. Ricorda che non puoi vedere le sue cicatrici, ma questo non significa che non ci siano.

Il lavoro richiesto è tanto, ma non è niente in confronto al pensiero di una vita vuota e priva d' Amore.

Non è niente in confronto al sentirsi senza scopo e senza senso.

Non c'è niente di più bello della sensazione di una vita grata, utile e vissuta davvero.

Allora la più grande fatica si può fare col sorriso sulle labbra.

Coraggio, miei amati amici.