Sogni e senso di colpa

Ti è mai capitato di sentirti in colpa per i sogni che hai?

Per favore, non farlo.

A volte può capitare che ci sembri che sognare di più di quello che abbiamo ottenuto tradisca in qualche modo la nostra realtà attuale.

Come se desiderare qualcosa di diverso significasse che siamo ingrati per ciò che abbiamo.

Come se desiderare un pò meno di questo e un pò di più di quello denigrasse ciò che sta davanti a noi.

E' un dato di fatto che sia fondamentale la gratitudine per ciò che abbiamo nella vita.

E che non vadano mai dimenticate le benedizioni che abbondano nelle nostre giornate, anche in quelle più difficili.

Ma non per questo dobbiamo tarparci le ali.

Non hai mai pensato che non ci sono limiti allo stare bene?

Fai attenzione, non confondere l'ingordigia con il perseguimento dei tuoi sogni più veri e profondi.

Ma fai anche attenzione a non mettere mai nello stesso spazio sogni e sensi di colpa.

Perchè è come mettersi davanti a un ponte invalicabile.

Se il senso di colpa fa presa sul tuo sogno, sui tuoi desideri, il risultato sarà ottenere un insieme di sensazioni confuse e contrastanti, una massa di pensieri ed emozioni irriconoscibili e inutilizzabili.

Lo voglio…ma mi sento in colpa per volerlo.

In quel groviglio si rimane impigliati e disorientati da un messaggio di cui l'Universo e la nostra psiche non sanno che farsene.

C'è un modo per uscirne per fortuna!

Essere capaci di far convivere due stati di coscienza: presenza e sogno, gratitudine e desiderio, appagamento e fame. 

Spesso crediamo che per fare qualcosa, soprattutto qualcosa di importante per noi, ci debbano essere tuuuuutte le condizioni necessarie ( o meglio, quelle che NOI crediamo necessarie) perchè questo possa succedere.

E così aspettiamo il momento giusto, aspettiamo di sentirci pronti, aspettiamo di avere abbastanza tempo, aspettiamo di essere sufficientemente sereni.

E poi la domanda che tante, troppe volte si nasconde tra le pieghe dell'attesa e del procrastinare: "Ma dove credo di andare? Cosa mai credo di poter fare io?" .

Si può fare invece, davvero.

Si può essere profondamente grati per la propria vita e al tempo stesso procedere verso un obiettivo migliore e più vicino ai nostri sogni.

Si può essere assolutamente consapevoli e soddisfatti delle proprie condizioni e comunque aspirare a ciò che ci sta davvero a cuore.

Questo è ciò che significa diventare interi.

Significa gratitudine senza limiti, ma anche senza porsi limiti.

Senza temere di continuare a sognare soprattutto.

Perchè amare e godere la vita, significa averne fame e sentirsi nutriti al tempo stesso.

Significa riconoscere le tue preferenze e i desideri che emergono nel tuo cuore senza partire per un viaggio nei tuoi sensi di colpa.

Giudicare i tuoi sogni e desideri renderà la tua potenzialità molto, molto cauta. Troppo.

Accogliere invece ciò che davvero c'è nel tuo cuore è come invitare a braccia aperte il tuo potenziale.

E' un richiamo che dice: "Vieni fuori, vieni fuori, ovunque tu sia…".

Stai rispondendo a quella chiamata?