5 sensazioni istintive da non ignorare

La scorsa settimana vi ho parlato dei due cervelli che abbiamo a disposizione nel nostro corpo.

L'intuito quindi è qualcosa di molto più materiale di quanto sembri.

Il nostro corpo registra continuamente le informazioni su ciò che ci circonda anche mentre siamo impegnati a fare altro.

Per questo motivo, quando c'è qualcosa anche di leggermente irregolare in una situazione, per esempio un camion che si avvicina troppo velocemente o il comportamento inusuale di qualcuno a una festa, si prova subito una "strana" sensazione.

Fa molta differenza ascoltare o meno questi segnali.

E siccome portano molte importanti informazioni, è saggio dar loro ascolto.

Non sempre però le nostre reazioni istintive sono infallibili.

Può capitare infatti che i nostri modelli comportamentali abituali provochino sospetti su cose che non ci sono familiari ma che in realtà non sono pericolose, oppure ci rendano particolarmente reattivi rispetto a persone che semplicemente ci ricordano qualcun altro.

Come scegliere di quale sensazione fidarsi?

Possiamo dire che, ancora una volta, si tratta di trovare un equilibrio tra l'istinto e il pensiero razionale.

In pratica, dopo aver ascoltato la tua sensazione, valuta col pensiero le scelte che hai davanti e poi decidi qual è la cosa migliore da fare.

 

Cosa si sente istintivamente?

Molte sensazioni "di pancia" sono accompagnate da alcune sensazioni fisiche.

Ecco alcuni esempi delle sensazioni che si possono provare durante un momento di intuizione:

Sensazioni positive:

– senso di calore

– capacità di respirare più facilmente

– acuta chiarezza di ascolto e visione

– ondate di pelle d'oca, formicolii, sensazioni di batticuore

– rilassamento nella pancia e nelle spalle

Sensazioni negative:

– mani e piedi ghiacciati, freddo diffuso

– fitte o strette di dolore alla pancia o al petto

– nausea o acidità di stomaco

-sensazione di essere all'erta

– fatica o perdita di energia

– inizio di mal di testa

 

Ci sono alcune sensazioni che sono state codificate come istinti da ascoltare con attenzione, da leggere come segnali importanti per valutare una scelta.

Vediamole:

1- "Qualcosa non va nel mio corpo"

Ascoltare i sottili segnali del proprio corpo è molto importante.

Il nostro corpo è un comunicatore istintivo potentissimo.

Se senti che fisicamente qualcosa è tossico, ti indebolisce o semplicemente non va, ascoltalo.

I sintomi fisici possono avere un valore simbolico: per esempio, se sei con qualcuno e la tua energia si spegne, questo non è da ignorare.

Se poi avverti letteralmente una sensazione fisica, per esempio nel petto o nello stomaco, allora sii certo che il tuo secondo cervello ti sta dicendo qualcosa.

E è bene ascoltarlo.

2-"Sono in pericolo"

Alcuni ricercatori sostengono che la sensazione che si ha nei primi dieci secondi in cui si incontra una persona per la prima volta, contengono un'antica saggezza biologica.

Anticamente per sopravvivenza si era in grado di avvertire un pericolo solo guardando una persona e questo istinto si è parzialmente conservato.

Le condizioni sociali ci portano ad avere delle credenze inconscie, delle idee preconcette e queste possono influenzare la nostra prima impressione e la decisione  che subito ne deriva.

Conviene verificare il nostro istinto rispetto al pensiero razionale.

E per fare ciò ci sono semplici modi in cui poter prestare attenzione a quello che sembra un segnale di allarme nel breve termine.

Se non ti fidi di qualcuno, anche se risulta una sensazione imprecisa, è qualcosa a cui prestare attenzione.

Se cammini di sera e qualcosa ti dice "stai lontano da quella persona", attraversa la strada e vai dall'altra parte.

3- "Voglio dare una mano"

Mentre pensiamo che i nostri istinti viscerali siano qualcosa che abbiamo mantenuto soprattutto per evitare i pericoli, la specie umana ha sviluppato un'altrettanto potente capacità di accorgersi quando i suoi simili hanno bisogno d'aiuto.

La solidarietà è uno degli istinti di base umani (contrariamente a quanto si pensi vero?) questo perchè l'evoluzione ha prodigato tanta attenzione alle parti del cervello che ci aiuta a pensare a cosa stanno provando le altre persone.

Da quando l'evoluzione ci ha permesso di leggere velocemente i volti e i loro segnali emozionali, non c'è bisogno di aspettare un suggerimento verbale prima di arrivarci.

L'istinto solidale si manifesta anche in semplici cose, per esempio ti spinge a cambiare discorso quando la conversazione sul matrimonio mette a disagio la collega divorziata da poco, o a scambiare un sorriso col passeggero nervoso seduto a fianco a te durante l'atterraggio dell'aereo, piccoli gesti che possono fare la differenza nella giornata di qualcuno.

La capacità empatica di immedesimarsi negli altri guardandoli in viso, può essere per esempio ciò che spinge a donare del denaro dopo una calamità naturale.

Studi sugli aiuti umanitari mostrano che le persone sono decisamente più spinte a dare dopo aver visto la foto di un individuo che ha bisogno, che dopo aver letto una statistica dei danni.

Questa abilità a "leggere" i volti, non è benefica soltanto per chi riceve aiuto.

Studi recenti sulle immagini cerebrali mostrano che la generosità fa sì che si attivino i nostri centri del piacere.

Hanno anche dimostrato un fenomeno conosciuto come "lo spirito dell'aiutante" che , nelle esperienze di aiuto agli altri, causa miglioramenti dell'umore, rinforzo del sistema immunitario e senso di benessere generale.

Ecco perchè seguire i tuoi istinti di solidarietà e generosità, generalmente risulta un buon investimento anche per la tua salute e felicità.

4- "So come farlo"

Uno studio dell'Università di Chicago mostra che, mentre i principianti di golf ottenevano migliori risultati quando pensavano attentamente ai loro colpi, le performance dei golfisti più esperti peggioravano decisamente quando riflettevano su cosa stavano facendo.

Il pensiero razionale serviva ai principianti perchè stavano ancora sviluppando i "muscoli" della memoria e la tecnica.

Ma per quei giocatori che avevano già integrato tutte queste informazioni, prevaleva l'istinto e faceva di gran lunga un migliore lavoro.

Quando si dice…impara e poi dimentica…!

Una volta che hai sviluppato esperienza in un'area particolare, una volta che hai fatto gli errori necessari, è importante che tu abbia fiducia nelle tue emozioni quando prendi una decisione in quell'ambito.

Se sai che puoi farlo, fidati del tuo istinto e non della tua testa.

Quando sei tentato di pensare troppo a qualcosa che sai come fare…cerca una piccola distrazione terapeutica!

Inventati qualcosa, canta la tua canzone preferita, occupa la mente con qualcos'altro di diverso dal tuo compito e lascia l'istinto libero di fare il suo lavoro.

E poi lasciati libero di goderti la soddisfazione che tutta quella pratica ha reso possibile!

5- "E' questo!"

Quasi tutti abbiamo una  nostra storia sul "me lo sentivo che era giusto".

Può essere il tuo primo ragazzo, il varcare la soglia della tua prima casa, il cambiare lavoro, e così via.

C'è una ragione per cui molti di noi hanno storie memorabili circa le più grandi e migliori decisioni prese nella vita: esse sono così notevoli per la mancanza di peso cognitivo.

Quando il tuo intuito segnala che hai trovato qualcosa o qualcuno davvero giusto per te, la scelta spesso diventa incredibilmente facile.

Sembra sana. Buona. Non ci sono forzature, non c'è conflitto.

Quando sei davanti ad una decisione importante con conseguenze durature, per esempio scegliere un compagno di vita, è meglio scegliere con l'istinto.

Meglio pensare meno nelle scelte a cui teniamo di più…!

Sembra assurdo, ma prova a pensarci…la mente razionale è davvero adatta solo alle scelte limitate e concrete, come scegliere tra due tipi di assicurazione per auto, tanto per fare un esempio.

In situazioni dove sono coinvolti solo una coppia di fattori rilevanti, la corteccia prefrontale può confrontare o comparare la ricompensa di ognuno e produrre un risultato eccellente.

Ma ci sono così tanti fattori coinvolti in una decisone complessa come, per dire, comprare una casa, che lo spazio limitato della corteccia prefrontale ne viene sopraffatto.

In queste condizioni agisce la parte sbagliata del cervello a fare il lavoro, ecco perchè davanti ad una scelta importante può capitare di rimanere bloccati.

Molti studi sostengono la saggezza del prendere una decisione istintiva nel regno delle grandi scelte.

Alcuni esperimenti condotti nelle vendite Ikea e di parecchie aziende automobilistiche, hanno dimostrato che chi ha acquistato con una certa velocità era più soddisfatto di chi ci aveva meditato troppo a lungo.

Scegliere un divano o una moglie sono certo cose diverse, ma entrambe tendono a provocare un'esagerata serie di pensieri prima della decisione, che quasi sempre porta a scelte mediocri.

Usando il tuo cervello intuitivo in queste situazioni, d'altra parte, ti porterà sempre verso una realizzazione duratura.

Fra tutte le ragioni per cui usare il tuo istinto nel prendere una grossa decisione, questa è forse la migliore: ti porta a scelte più soddisfacenti e che possono decisamente migliorare la qualità della tua vita.

Ti permette di trovare relazioni che risuonano giuste per te piuttosto che sembrare funzionanti sulla carta.

Ti permette di connetterti con le persone a livello del cuore, di fare esperienza profonda della vita invece che lasciare che ti scivoli addosso, e ti permette di essere davvero in gamba nel prendere decisioni.