Come costruire un tempio

Giorni fa sulla pagina facebook di Somebliss (www.facebook.com/somebliss) ho pubblicato la seguente storia:

 

Conoscete la storia dei due tagliatori di pietre?

Quando gli chiesero cosa stesse facendo, il primo tagliatore rispose:" Sto tagliando questa pietra in mattoni."

Quando fecero la stessa domanda al secondo tagliatore, questo rispose:" Sto costruendo un tempio."
 

Ne sono seguiti parecchi commenti, per cui vorrei approfondire un pò questo tema e chiarire l'intento con cui l'avevo scelta.

Con quella breve storia volevo comunicare quanta differenza faccia il modo che abbiamo di vedere le cose.

Se viviamo le nostre giornate con l'idea di fare qualcosa di poco edificante, di ripetitivo e senza uno scopo, questa sarà la nostra realtà.

E ci sentiremo esattamente così, ripetitivi e senza scopo.

Tagliamo mattoni. Punto.

Non che ci sia niente di male o di umiliante nel farlo, ma è lo spirito con cui lo si vive che conta.

Il secondo tagliatore di pietre infatti, pur facendo lo stesso lavoro, si sente parte di qualcosa di più grande, sa che c'è un obiettivo e lavora con lo spirito proiettato in avanti. Sta costruendo un tempio.

Non importa che stia "solo" tagliando i mattoni, lui sa e si sente partecipe di un progetto, e lo vede già realizzato.

Vi prego, tenetelo presente se vi è possibile, ogni giorno.

E' talmente facile cadere nel tranello di sentirsi senza senso, senza uno scopo preciso.

Soprattutto in questi tempi, tempi che mettono duramente alla prova, che non risparmiano nessuno dal farsi delle domande sulla propria esistenza.

Soprattutto ora.

Non lasciarti ingannare dalle apparenze di giornate abitudinarie e faticose che non sembrano portare da alcuna parte.

Ricordati che sei parte di un tutto, di qualcosa di molto più grande di te e ciò che fai nel tuo "piccolo" si riflette nel grande, anche se non ti pare di vederlo.

Ci vuole fiducia, ci vuole coraggio.

Ma davvero ognuno di noi porta il suo contributo e farlo con l'intenzione di fare qualcosa di buono, di bello, di grande è fondamentale.

Non importa cosa tu stia facendo.

Puoi essere chiunque, puoi essere a capo di una grande società o esserne un dipendente, puoi fare i lavori domestici, fare il medico, l'edicolante, la mamma, l'insegnante, il muratore.

Qualsiasi cosa tu faccia, falla tenendo presente che ogni tuo gesto ha un senso, ha un fine, ha una risonanza nell'Universo.

Se le tue azioni nascono da un senso di inutilità e di mediocrità, quello è il segnale che manderai nel mondo.

Se le tue azioni nascono e si manifestano con Amore e fiducia, il tuo contributo al mondo sarà di tutt'altra qualità.

Così si costruisce, anche se non fai mattoni. 

Così è il modo di fare un tempio, una cattedrale, una torta, un libro, un maglione, un bilancio, una telefonata, un giardino.

Un mondo migliore insomma.