Gli eventi della vita

Se qualcosa di davvero doloroso e difficile accade nella tua vita e vai a chiedere aiuto, nella nostra società occidentale ti diranno che hai subito un "trauma".

Ed ecco che, bum!,una volta che si sente pronunciare questa parola molte persone si identificano con essa al punto che, in alcuni casi, quel trauma diventa la loro identità, non è più solo un evento che è accaduto nella loro vita, ma definisce la loro stessa vita.

 

Raccogliendo le varie definizioni di "trauma", si potrebbe riassumere così: stato psichico o comportamentale disordinato, derivante da grave stress mentale o emotivo o da lesioni fisiche.

Mole persone si identificano così con quello che è successo, rimangono lì, ferme, rinchiuse e in molti casi l'identificazione diventa una scusa per non crescere.

 

Ora, non voglio certo sminuire in alcun modo il fatto che nella vita accadono cose assurde, imprevedibili, dolorose, dure.

Le cose brutte accadono anche alle persone buone. A chi "non se lo merita".

Nel mondo vi è ogni genere di sofferenza.

Ma non deve essere questo il modo in cui si vive!

 

Nella definizione del temine "trauma" ci sono alcune parole chiave.

La prima è "stato".

Lo stato si cambia. Si cambia tante volte anche in uno stesso giorno.

A volte ci si trova in uno stato di sonno, a volte ci si trova in uno stato stordito, a volte in uno stato entusiasta, a volte in uno stato di calma, a volte in uno stato di agitazione.

Gli esseri umani possono trovarsi in molteplici differenti stati.

Lo stato che sperimentiamo quando viviamo un trauma è del tutto normale e naturale.

Ma dal momento che dipende da noi come reagiamo a ciò che ci accade, dipende da noi se rimanere in quello stato o meno.

Qualcuno ha detto che le vittime non esistono perchè una volta che si verifica un evento, dipende da noi scegliere di soggiornare nell'identità di vittima o scegliere l'opportunità di essere capaci di agire e diventare più forti, di evolvere.

Riesco a sentire alcuni di voi in questo momento che dicono"Sì Barbara, ma ero……..(potete riempire voi lo spazio dei puntini).

So bene che non è facile e che spesso serve tempo, serve stare a macerare un pò nella nostra sofferenza prima di decidere che vogliamo liberarcene.

Non sto dicendo che nel momento in cui "subiamo" un trauma non ne siamo vittime.

Certo che lo siamo.

Ma dopo quel momento, dipende da te come scegli di vivere e il significato che dai agli eventi della vita.

E non basta sapere che possiamo scegliere come vogliamo vivere le conseguenze per aver risolto la situazione.

Ci vuole consapevolezza, pratica, perseveranza e fiducia.

 

Ma quando scegli di essere una vittima, diventi vittima della tua stessa scelta di identificarti con quel momento invece che crescere dal passato e avanzare.

L'obiettivo non è quello di evitare il dolore e di negare quello che ci è successo, ma è quello di imparare che abbiamo dentro di noi il potere di cambiare e che il primo passo è evitare di permettere che gli eventi ci definiscano.

 

Tu NON sei le tue difficoltà.

Tu sei un figlio dell'Universo e sei stato invitato qui con un dono specifico che puoi esprimere solo tu.

Gli eventi che si verificano nella tua vita accadono per plasmarti e aiutarti sul percorso di chi potresti essere, sulla strada del diventare chi sei.

Non sei MAI distrutto.

Non devi essere salvato.

Siamo anime eterne e apparteniamo a un Universo che ci sostiene.

Apri il tuo dono e portalo nel mondo, non rimanere bloccato lasciando che la tua intera vita sia definita da un evento.

Perchè tu sei molto di più di quello.

 

Se potessimo vedere come tutto si rivela nel futuro, se potessimo comprendere ogni traccia percorsa e vissuta, saremmo liberi dalla paura e dal dubbio e vivremmo solo delle lezioni imparate.

E' più facile a dirsi che a farsi…ma dà un senso a tutto.

Non devi comprenderlo tutto in una volta.

Basta rialzarsi ogni volta che si cade.

 

Forse non adesso, ma un giorno.

Forse non in questo modo, ma in qualche modo.

Forse non lei, forse non lui, forse non quello, ma qualcuno.

Continua a camminare, continua a sentire, continua a imparare, continua a credere che un giorno sarà finalmente il giorno in cui sarai CHI SEI.